Nel 2021 sono stati eseguiti 1.376 trapianti di fegato in Italia , di cui 110 presso il centro trapianti dell’Ospedale Niguarda.
Per far fronte al crescente numero di pazienti in lista d’attesa, si accettano e trapiantano sempre più frequentemente organi “con criteri estesi”, ovvero non ottimali.
Una volta prelevato dal donatore, il fegato viene generalmente conservato in ghiaccio a 4°C e le uniche informazioni sulla qualità dell’organo sono quelle derivanti dalla storia clinica del donatore, dai suoi esami ematici ed, eventualmente, dalla biopsia epatica.
Con le cosiddette "macchine da perfusione", invece, il fegato viene conservato in maniera “dinamica”, ovvero mediante il ricircolo di una soluzione di conservazione o di sangue a varie temperature. In tal modo, si ottiene una migliore conservazione dell’organo e, attraverso i numerosi dati metabolici circa la sua funzione, è anche possibile operarne una più accurata selezione.
I vantaggi dei sistemi di riperfusione sono:
prolungamento della conservazione dell’organo da trapiantare, miglioramento dei risultati, selezione più accurata.
Con il progetto "Machin perfusion", la Fondazione ha come obiettivo quello di valutare l’impatto della machine perfusion rispetto alla preservazione statica nei fegati con steatosi moderata/severa in uno studio osservazionale prospettico.