Il modello francese: l’esperienza di Parigi
A Parigi, la visita è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Dott.ssa Ostetrica Roberta Bettoni che ha facilitato l’incontro con la Dott.ssa Nezha Sahmi e la Dott.ssa Sidonie Le Poul-Petit, entrambe ostetriche, dell’Associazione Les Lucines di Bagnolet, realtà indipendente che promuove l’accompagnamento ostetrico secondo un approccio olistico, offrendo alle neomamme occasioni di incontro, confronto e recupero del benessere fisico e psicologico.
Successivamente, si è potuto fare un ulteriore raffronto con una realtà territorialmente periferica e caratterizzata da maggiori vulnerabilità socioeconomiche, Saint-Denis. Qui, l’équipe ha incontrato la Dott.ssa Claire Chaugny del Centro Sanitario Municipale, la Dott.ssa Zoubaida Azizi del Centro di Protezione Materno Infantile e la Dott.ssa Sophie Sabin, Direttrice dell’Associazione CPTS di Saint-Denis.
Il modello francese si distingue per un maggiore coinvolgimento delle ostetriche libere professioniste, che operano con ampia autonomia e possono prescrivere farmaci e svolgere ecografie. Dopo la dimissione ospedaliera, le donne contattano direttamente un’ostetrica per ricevere assistenza domiciliare, un servizio rimborsato al 100% nei primi 12 giorni post-partum e per la visita di chiusura del puerperio dopo 40 giorni.
Accanto a questa rete privata, i Centri PMI (Protection Maternelle et Infantile) offrono un supporto pubblico multidisciplinare con ostetriche, medici, psicologi e assistenti sociali, garantendo un approccio integrato alla salute materno-infantile.