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Ministra Eugenia Maria Roccella in visita all’Ospedale Niguarda.

Presentazione del nuovo progetto della Fondazione “Close2MI”.

Ministra Eugenia Maria Roccella in visita all’Ospedale Niguarda.

Accompagnata da Mario Melazzini, direttore sanitario, Laura Zoppini, direttrice socio sanitaria e da Riccardo Bertollini, segretario generale della Fondazione Ospedale Niguarda, la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità ha avuto modo di visitare il Dipartimento Materno Infantile, soffermandosi nelle Sale Parto, nel reparto di Ostetricia e nella Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale. La visita è stata l’occasione per conoscere le peculiarità e le eccellenze dell’Ospedale ma anche per incontrare e portare gli auguri di Pasqua alle donne ricoverate, che ancora devono diventare madri, e i neopapà e le neomamme di Niguarda. Focus del pomeriggio è stato anche l’incontro nella Casa Ronald McDonald di Niguarda. Accolti da Nicola Antonacci, presidente Fondazione Ronald McDonald e Giorgia Favaro, amministratrice delegata di McDonald’s Italia, insieme alla Direzione Strategica dell’Ospedale, i rappresentanti della Fondazione Ospedale Niguarda, i professionisti del Dipartimento Materno Infantile, e le Associazioni coinvolte nel progetto (Fondazione Ronald McDonald, Telefono Donna, Mitades APS), è stato presentato il nuovo progetto della Fondazione “Close2MI”. Partito nelle scorse settimane, Close2MI ha l’obiettivo di implementare l’assistenza domiciliare per le neo madri, di migliorare la salute delle donne che hanno partorito a Niguarda, di sostenere l’allattamento al seno e prevenire o intervenire in situazioni di disagio psicosociale. Le Associazioni che collaborano al progetto e alcune famiglie “nate” a Niguarda hanno avuto modo di portare alla Ministra le testimonianze della loro esperienza e di illustrare le possibilità di miglioramento nell’ambito del sostegno alla genitorialità. Presente alla visita anche Francesca Sironi, Vicepresidente dell'Advisory Board Assolombarda per il Sociale che ha donato le uova di Pasqua alle “neonate” famiglie dell’Ospedale.